NIGHT OWL
15-21 May 2022
PIERO PIZZICANNELLA
Piero Pizzi Cannella:
The Exquisite Inexactitudes of the Soul
Le mirabili inesattezze dell’anima
Autore: Richard Milazzo
Traduzione in Italiano: Benedicta Fröhlich
1. Just a Few Syllables Short of a Haiku
Piero Pizzi Cannella: what a splendid name! So much like the beautiful name of Pier Paolo Passolini – two poems, two linguistic entities, in themselves, and in both instances just a few syllables short of haikus. Pasolini: the wonderful poet so many Italians love to hate to this day (not 1); the filmmaker the world was compelled to love; and the newspaper writer who even the more conservative end of the ideological spectrum was forced to respect. (God, I’m dying to write for a newspaper. Almost all the members of the Frankfurt School wrote for feuilletons Horkheimer, Adorno, Kracauer, Block, and especially Benjamin – listen to those names, flying off the page! The romance of lives perceived unrealistically from a distance. And this, given that Mallarmé was not exactly friendly toward the vulgarity of this cultural instrument, that is, the newspapers of the day, of any day.) But let’s not call Pizzi (now finally we are back to our artist, aka, PPC) a conceptual artist (God, no!), the progenitor of the works in this show, let’s call him some other terrible names. Night owl, poet, a decadent documenter of the soul’s most inconspicuous (and, of course, conspicuous) vices; an ancient voyager lost at sea who finally found his way back to the shores of Rocca di Papa, where he was born, over and over again (for that is what an artist or a poet does every time he hopefully makes up his mind nor to concentrate too hard on what he is supposed to do), just a few imaginary steps from the Mediterranean! Surely there must be other names we can call him, besides his own luxurious one. I shall make that my goal, to find them, hopefully in the text below. But I will leave the usual introductions. the usual name-calling to you, regarding who is (I’m sure something other than what we expect) and what he has done (perhaps, as of yet, some unpredictable gambit on the chess board of painting, which might be something worth knowing) these I will leave to you, “hypocrite lecteur mon semblable, mon frère.”
1. Solo poche sillabe in meno rispetto a un Haiku
Piero Pizzi Cannella: che bel nome! Tanto simile al nome di Pier Paolo Pasolini: due poesie, due entità linguistiche, e in entrambi i casi poche sillabe in meno rispetto a un haiku. Pasolini: il meraviglioso pocta che tanti italiani ancor oggi amano odiare (non è il mio caso); il regista che il mondo è stato costretto ad amare; e il giomalista che anche i più conservatori dello spettro ideologico sono stati costretti a rispettare. (Dio! muoio dalla voglia di scrivere per un giornale. Quasi tutti i membri della Scuola di Francoforte Horkheimer, Adorno, Kracauer, Bloch e sopra tutto Benjamin scri- vevano per i feuilletons. Ascoltate quei nomi, che paiono alzarsi in volo dalla pagina! Il romanticismo di vite percepite irrealisticamente da lontano, considerando che Mallarmé non era certo bendisposto nei confronti della volgarità di questo strumento culturale, vale a dire dei giornali (d’allora, o di sempre.) Ma non diciamo che Pizzi (ecco che finalmente torniamo al nostro artista. noto come anche PPC) è un artista concettuale (Dio. no!), o il progenitore delle opere di questa mostra; chia- miamolo con qualche altro nome terribile. Un Night owl (nottambulo), un poeta, si; un decadente documentatore dei vizi più insignificanti (e ovviamente significativi) dell’anima, si; un antico viaggiatore sperduto in mare. che finalmente ha ritrovato la via verso le rive di Rocca di Papa, dov’è nato, più e più volte (perché è proprio questo che fa un artista, o un poeta, ogni volta che for- tunatamente si decida a non preoccuparsi troppo di quel che dovrebbe fare), appena a pochi passi immaginari dal Mediterraneo assolutamente sil Certo devono esserci altri nomi con cui definirlo, oltre al suo, davvero solenne. Trovarli sarà il mio scopo spero nel testo seguente. Ma lascerò a voi le solite presentazioni, i soliti insulti, riguardo a lui (certo piuttosto diverso da quel che potrebbe ci aspettiamo) e a cos’ha fatto (forse, finora, qualche azzardo imprevedibile sulla scacchiera della pittura, che valer la pena di conoscere), tutto ciò lo lascerò a voi, “hypocrite lecteur! mon semblable mon frère”.