INCISIONI ALLA STAMPERIA D’ARTE ALBICOCCO
GALLERIA D’ARTE MODERNA, UDINE
2 luglio – 30 settembre 2011
La mostra, dal titolo Bon a tirer ospitata dalla Galleria d’Arte Moderna di Udine, si compone di 49 incisioni inedite realizzate impiegando tecniche varie (acquaforte-acquatinta, puntasecca, carborundum, maniera a zucchero) e stampate dall’artista a Udine, presso la stamperia d’arte Albicocco, a partire dal 2002 e per lo più nel corso del 2010, in varia misura e anche di grande formato. In questa sequenza l’artista propone attraverso una personale cifra linguistica i temi caratterizzanti la sua ricerca pittorica, tra evocazioni simbolico figurative, scrittura e suggestioni spaziali, imperniati su oggetti legati alla quotidianità esistenziale, spaziando dal microcosmo alla più ampia dimensione architettonica, in parallelo ai suoi cicli pittorici e grafici esaltando l’espressività del segno e le suggestioni del bianco e del nero con il ricorso a “fondini” di carta incollata.
Dall’Atelier dei mari e dei venti, 2003, acquaforte. Cattedrale, 2010, incisione al carborundum. Lontano, 2010, incisione al carborundum. Particolare per una camera d’artista, 2003, acquaforte. Ombra Cinese Particolare per una camera d’artista, 2003, acquaforte. Al re, alla regina, 2010, acquaforte Salon de musique, 2010, acquaforte, puntasecca Mappa del mondo, 2003, acquaforte.
Come scrive Isabella Reale in un frammento del testo in catalogo “Del tutto congeniale all’artista, la riduzione, al bianco e nero cosi come l’elaborazione del segno, due caratteri imprescindibili del suo fare, hanno trovato sulla lastra un campo d’azione ideale, che non chiude o delimita il suo gesto e la sua scrittura, ma consente la ricerca di una più ampia spazialità, dilatandosi anche su dimensioni da grande parete, e che parimenti si frappone, come ulteriore filtro e passaggio, all’urgenza dell’immagine. Sono queste due matrici di per sè animate e percorse da graffiti, da tracce dinamiche, trattate con carte abrasive, rigate, non pulite, e che frequentemente si alternano a fondini di carta “cina”, colorata a seppia grazie a fondi di caffè, the, polveri, bitumi, percorsa da sgocciolature ricavate con spugne e pennelli, in una procedura molto vissuta”.
Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi. Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi. Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi. Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi. Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi. Studio dell’artista durante la preparazione delle opere – Foto di Angelo Cricchi.
CREDITS:
Le foto dell’artista a studio sono di Angelo Cricchi